Mese: Dicembre 2020

Generazione R(unning)

Nel mese di ottobre abbiamo chiesto chi fosse interessato a partecipare in un progetto al femminile per la rivista Correre. Cercavamo quattro donne di varie età che si mettevano a disposizione per tre mesi, correndo ovviamente.

Il progetto parte ufficialmente domani e si chiama Generazione R(unning). Per i primi tre mesi seguiamo gli allenamenti della Runner Carmela Carfagnini selezionata fra la fascia delle ventenni che si sono proposte.

Ogni mese troverete le interviste di Maria Comotti. Gennaio inizia in grande con suggerimenti sul “organizzazione” di Gemma de Francesco di Business for Lady

Potete leggere qualche altra notizia del progetto a questa pagina del sito della rivista Correre. Per il servizio completo troverete la rivista in edicola o online.

Quando avete poco tempo per correre

All’inizio di ogni mese sul Diario di Corsa c’è un pensiero o un consiglio specifico al periodo. Nell’edizione 2021 la scritta di aprile potrebbe andare bene anche per dicembre. Se avete poco tempo per allenarvi durante le prossime feste di Natale leggete perché sarà utile.

Ho un motto che ripeto spesso: “any running is good running”, ovvero qualsiasi tempo o distanza correndo è una corsa che va bene. Devo dire che nella mia testa suona meglio in inglese ma vi spiego il concetto.

Mettiamo che abbiamo un obiettivo di una certa distanza, dieci chilometri ad esempio. Abbiamo un programma da seguire e tre o quattro volte alla settimane infiliamo le scarpe da corsa per uscire e completare l’allenamento. Per le prime quattro settimane tutto fila liscio, ma poi nella quinta settimana c’è un compleanno in famiglia (ci vuole tempo per preparare la torta), facciamo tardi al lavoro (può capitare), o semplicemente non ci siamo organizzati bene e ci troviamo a corto di tempo per l’allenamento.

Nel non riuscire a seguire gli allenamenti scritti alcuni potrebbero andare in tilt e pensare che è andata tutta all’aria. Entra in azione il motto citato sopra. Se comunque correte anche per pochi minuti, non perderete la forma e condizione ottenuto fino a quel momento quanto se non aveste fatto niente. Vi propongo di fare una corsa molto breve, anche di pochi minuti. Il segreto della corsa super breve è che deve essere intensa. Riscaldatevi sempre con un chilometro di corsa lenta e poi aggiungete a scelta:

  • un chilometro a ritmo veloce
  • 2 x 500mt al massimo, rec. 2’00” da fermo o camminando
  • 10 x 100mt allunghi sprint, rec. 30” da fermo o camminando

Oltre a mantenervi in forma fino a quanto potrete ritornare al vostro programma regolare, vi regala belle sensazioni per il resto della giornata.

Le feste a tavola

Natale e Capodanno si stanno avvicinando: sarebbe ridondante ricordare le difficoltà oggettive che questo anno ci ha imposto sotto ogni punto di vista, e a maggior ragione diventa ancora più importante poter festeggiare e godersi queste giornate nel modo più sereno ed equilibrato possibile.

Da un punto di vista nutrizionale, quando si avvicinano le festività natalizie ci sono i classici “tormentoni” ricorrenti come:

“Ma io sto facendo la dieta, come faccio? 

Lo mangio o non lo mangio?”

“Ma questo non è ammesso dal mio piano nutrizionale, se lo mangio tutti i sacrifici che ho fatto finora saranno vani”.

“Oggi non mangio niente fino a stasera così a cena posso stare tranquillo/a e godermi tutto quello che ci sarà senza sensi di colpa”.

“Buongiorno, come mi devo comportare in questo periodo durante il quale “sgarro/ho sgarrato” spesso e non so come regolarmi? Digiuno breve? Digiuno totale?”

Innanzitutto, il cibo è nostro alleato quindi il primo passo è eliminare la parola dieta nel suo significato restrittivo. Dieta significa abitudine, dunque ciò che è davvero importante è mantenere una quotidianità sana tutto l’anno, piuttosto che doversi ridurre a sacrifici o restrizioni inutili nelle giornate di festa durante le quali invece è bello godersi tutto il possibile. 

Così come nel quotidiano è corretto assicurarsi che l’apporto nutrizionale sia adeguato qualitativamente e quantitativamente, allo stesso modo nelle occasioni di festa un pasto completo sarà di aiuto a gestire l’introito di eventuali cibi o abbinamenti che normalmente non siamo abituati a consumare. 

Lasciamo andare gli aggettivi ammesso/concesso/permesso/vietato/detox (soprattutto quest’ultimo). Se il nostro stile di vita è sano e la nostra alimentazione di qualità per tutto l’anno non sarà una fetta di panettone o pandoro, un pranzo o una cena, un aperitivo o qualsiasi altra occasione di festa a rovinare la nostra salute. 

Nel contesto di uno stile di vita equilibrato, basta farsi furbi e provare ad organizzare la giornata in modo che l’impatto metabolico dell’aperitivo/pranzo/cena sia efficacemente tamponato, senza ricorrere a beveroni, tisane, insalatone o digiuni – ma semplicemente assicurandosi di svolgere un pò di attività fisica magari prima dell’occasione di festa o subito dopo. Con attività fisica si intende qualsiasi pratica che sia commisurata alle abitudini già in atto ed alle proprie potenzialità: dunque nulla di eccessivo, nuovo o stressante. 

Se il “pasto libero” (chiamiamolo così) è a cena è consigliabile mantenere un’alimentazione equilibrata per tutto il giorno, bevendo un pò di più del solito e svolgendo attività fisica nel tardo pomeriggio:  potrete preferire dei carboidrati complessi, cercando magari di non abbondare nei grassi e godendovi invece i dolci. 

Qualora invece il pasto libero fosse a pranzo sarebbe meglio fare una colazione ed una cena più leggere, mantenendo sempre alta l’idratazione e svolgendo attività fisica in tarda mattinata o al più tardi la mattina successiva. In generale, praticare sport prima dei pasti principali consente di impoverire le riserve energetiche in modo che poi possano essere ripristinate, quando capita anche “con gli interessi”.

Ricordiamoci infine che le giornate come Natale e Capodanno sono fatte per festeggiare, sorridere, recuperare serenità e quel tempo per noi e per i nostri affetti che, durante l’anno, magari scarseggia un pò. Soprattutto quest’anno dunque allontaniamo paure o sensi di colpa e spostiamo l’attenzione sui ciò che conta davvero piuttosto che sui nostri piatti, godendoci con più spontaneità e serenità possibile tutto ciò che potremo condividere.

Vestirsi per correre al freddo

Ricevo quasi ogni giorno un email pubblicitario sull’abbigliamento invernale per correre. Le modelle nelle fotografie sono tutte vestite in modo perfetto, incluso la pettinatura con codino. Oggi va “di moda” vestirsi bene per uscire a correre, ma ho anche trovato molte donne che si sentono impediti dall’uscire da novembre a febbraio perché non hanno l’abbigliamento “giusto”. Magari ce l’hanno ma non è quella della rivista di corsa-moda.

Così, mentre allenavo un gruppo l’altra sera alle ore 19.00 ho scattato due foto per mostrarvi come ci si veste realmente per correre d’inverno. Questa poi era una serata particolarmente fresca a 3°c e molta umidità.

  • Prima di tutto a strati, tre per la precisione. Il primo strato sarà una maglia intima che allontana il sudore dalla pelle. Io uso questa della UYN perchè la trovo dello spessore perfetto per tenermi caldo e contemporaneamente non scaldarmi troppo. Maniche lunghe o corte sarà una vostra scelta personale.
  • Il secondo stratto è una maglia a maniche lunghe per trattenere il calore.
  • Il terzo strato è quello esterno per proteggervi dal vento, umido ed eventuale pioggia. Utilizzo molto volentieri un gilet anzichè una giacca propria (per non surriscaldarmi) e insisto sempre su un modello con tasche per poter mettere dentro…di tutto!
  • Cappellini o fascia per le orecchie in pile
  • Fascia per il collo (opzionale)
  • Calzini con un spessore da tenervi caldi i piedi
  • guanti in pile o lana!

Un’ultima nota suoi prezzi: per l’abbigliamento sportivo invernale costa un po’ di più ma sono articoli che durano per anni. Letteralmente. Ho un bellissimo completino (pantalone invernale, secondo strato e giacca) che ho comprato sedici anni fa e continuo a usare. Consideratelo un investimento!